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Campi eletromagnetici
La banca dati “Osservatorio CEM” raccoglie un insieme di informazioni e di dati forniti dalle Agenzie regionali e provinciali per la protezione dell’ambiente (ARPA/APPA) relativi alle principali sorgenti di campi elettromagnetici oggetto delle attività di controllo e monitoraggio che il sistema agenziale è tenuto a svolgere per legge (art.14 della legge quadro n.36/2001). Tale iniziativa, avviata circa quindici anni fà nell’ambito della costituzione di specifici Osservatori ambientali, soddisfa l’esigenza di ISPRA di svolgere l’attività di reportistica ambientale con l’obiettivo di caratterizzare l’inquinamento elettromagnetico e permette all’amministratore e al cittadino di ottenere gli elementi utili per una informazione istituzionale sullo stato dell’ambiente relativamente al tema dei campi elettromagnetici. L’utente generico può consultare alcuni dati e informazioni estrapolati dall’Osservatorio CEM in formato tabellare o elaborazioni grafiche accedendo all’area “Banca Dati”.
La normativa di settore (Legge Quadro n. 36/2001 e relativi decreti applicativi DPCM 8/07/2003) assegna alle Agenzie Regionali e Provinciali per la Protezione dell’Ambiente (ARPA-APPA) compiti di controllo dei livelli di campo elettrico e magnetico presenti in ambiente generati dalle sorgenti operanti ad alta e bassa frequenza. Tale attività di controllo avviene sia in fase di autorizzazione sia in fase di realizzazione ed esercizio di tali impianti. Il sistema delle ARPA-APPA ha inoltre il compito di elaborare le diverse procedure tecniche previste dalla legge (DPCM 8/07/2003).
La necessità di affrontare e gestire la problematica legata alle sorgenti suddette dal punto di vista socio-ambientale ha determinato anche l’esigenza di avere a disposizione strumenti efficienti per la raccolta e la sistematizzazione di dati e informazioni in materia.
In questo contesto si inserisce il catasto nazionale delle sorgenti fisse e mobili dei campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici secondo quanto disposto dall’art. 7 della legge quadro 36/2001.
Il 13 febbraio 2014 è stato emanato il decreto ministeriale di istituzione del Catasto elettromagnetico nazionale (CEN); quest’ultimo opera in coordinamento con i diversi Catasti elettromagnetici regionali (CER) secondo le specifiche tecniche contenute nell’allegato allo stesso decreto.
Nell’ambito del popolamento del CEN sulla base delle disposizioni dell’art 7, comma 1 della Legge quadro 36/2001 il 31 marzo 2017 è stato emanato il decreto ministeriale sulle modalità di inserimento dei dati relative alle sorgenti a sorgenti fisse connesse ad impianti, sistemi ed apparecchiature radioelettrici per usi civili di telecomunicazioni, mentre quello relativo agli elettrodotti è ancora in fase di definizione.
Nelle more di ulteriori indicazioni da parte del MATTM per quanto riguarda la pubblicazione dei dati, l’accesso al portale è riservato alle sole autorità competenti a livello nazionale (MATTM) e regionale (ARPA/APPA).
Rumore
L’Osservatorio Rumore è una Banca Dati che mette in rete l’Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale (ISPRA) e le Agenzia Regionali e Provinciali per la Protezione dell’Ambiente (ARPA/APPA) e che consente la raccolta, l’elaborazione e la valutazione dei dati sul rumore. In particolare, l’Osservatorio Rumore raccoglie informazioni relative alla verifica delle prescrizioni legislative, alla definizione degli impatti dovuti alle principali sorgenti di rumore, alle attività di monitoraggio richieste ed intraprese dalle autorità di controllo, alla realizzazione degli strumenti di pianificazione acustica previsti.
L’Osservatorio Rumore, popolabile e consultabile via web, è gestito da ISPRA e permette ai referenti delle ARPA/APPA di inserire e aggiornare annualmente le informazioni sul rumore riguardanti la propria Regione.
La Banca Dati
L’architettura della Banca Dati segue il modello degli indicatori ambientali “Determinanti (Cause primarie) – Pressioni – Stato – Impatto – Risposte (DPSIR)”, introdotto dall’Agenzia Europea dell’Ambiente ed Eurostat. I dati contenuti sono di tipo puntuale, organizzati su scala regionale e provengono dalle attività di analisi, controllo e monitoraggio effettuate dalle ARPA/APPA.
L’ Osservatorio Rumore è strutturato in diverse sezioni:
I. SEZIONE ATTIVITÀ
II. SEZIONE INFRASTRUTTURE
III. SEZIONE NORMATIVA
V. SEZIONE PIANIFICAZIONE ACUSTICA
Le Sezioni ATTIVITA’ e INFRASTRUTTURE presentano i dati relativi al numero di sorgenti controllate e al numero di controlli eseguiti dalle ARPA/APPA e i dati relativi al superamento dei limiti acustici previsti dalla normativa vigente. Le due sezioni riportano tali informazioni, anno per anno, su base regionale, suddivise per tipologia di sorgente (Attività: produttive, di servizio e/o commerciali, temporanee; Infrastrutture: stradali, ferroviarie, aeroportuali e portuali). Sono inoltre riportate anche il numero di sorgenti controllate su esposto dei cittadini.
La Sezione NORMATIVA riporta le informazioni di inquadramento giuridico regionale: leggi regionali previste dalla legge Quadro 447/95, relativi atti attuativi e altre norme specifiche di settore. Viene Inoltre riportata, su base regionale, l’attività svolta dalle ARPA/APPA in materia di emanazione di pareri tecnici volti a valutare la congruità del contenuto della documentazione prevista dalla normativa ai fini del rilascio dei pareri autorizzatori (es. zonizzazioni, requisiti acustici passivi degli edifici, impatto acustico).
La Sezione PIANIFICAZIONE ACUSTICA raccoglie le informazioni, a livello comunale, riguardanti lo stato di attuazione dei Piani di Classificazione acustica, dei Piani di Risanamento e delle Relazioni biennali sullo stato acustico. La Sezione contiene anche le informazioni inerenti gli adempimenti previsti dal Dlgs 194/2005, in recepimento della Direttiva 2002/49/CE, in particolare riguardo alla valutazione della popolazione esposta a determinati livelli di rumore, espressi nei descrittori acustici previsti dalla Direttiva 2002/49/CE (Lden e Lnight). Le informazioni riguardano gli studi effettuati per valutare l’esposizione al rumore prodotto negli agglomerati urbani e dalle principali infrastrutture di trasporto (strade, ferrovie e aeroporti). Riguardo alle infrastrutture aeroportuali sono presenti anche le informazioni, introdotte dai referenti ARPA/APPA, relative agli aeroporti aperti al traffico civile presenti sul proprio territorio regionale, e i relativi adempimenti in materia di inquinamento acustico (approvazione delle procedure antirumore, valutazione/approvazione dell’intorno aeroportuale, presenza di un sistema di monitoraggio), come previsto dalla normativa vigente (L.Q. 447/95, DM 31/10/97).
Così come previsto dall’ Allegato II, punto VII del D.M. 4/10/2011 e dall’art. 4 del D.Lgs. 262/2002 “Attuazione della Direttiva 2000/14/CE concernente l’emissione acustica ambientale delle macchine ed attrezzature destinate a funzionare all’aperto”, ISPRA rende disponibili i dati del controllo sul mercato al fine di diffondere l’informazione in materia ambientale.